L’Apostolo S. Giuda Taddeo

S. Giuda, soprannominato Taddeo (dall’aramaico “Thad”: dolce, misericordoso, amabile, generoso e coraggioso ) è il  fratello di Giacomo. 
Nativo di Nazareth, in Galilea, vi trascorse, insiemea Gesù, di cui era quasi coetaneo, la sua infanzia e la prima parte della sua vita.

Giuda fu uno dei primi a ricevere l’invito ad essereApostolo. Il Nuovo  Testamento offre una sicura notizia di lui durante l’Ultima Cena alla promessa del Gesù: “Non vi lascio orfani, ancora per poco tempo ed il mondo non mi vedrà più. Però voi mi vedrete perché io vivo e anche voi vivrete”, San Giuda Taddeo domanda: “Signore come è accaduto che devi manifestarti a noi e non al mondo?”; gli  risponde Gesù: “ Se uno mi ama osserva la mia Parola e il Padre mio lo amerà e noi verremo a lui e prenderemo dimorapresso di Lui”. (Gv. 14,24)


Dopo l’Ascensione, anche Giuda Taddeo, secondo la tradizione, andò a portare nel mondo l’annuncio di Cristo. Il campo di azione apostolica di San Giuda fu vastissimo; evangelizzò prima la Giudea, poi la Mesopotamia ed infine la Persia, portando ovunque la luce della verità, trasmettendo la Parola di Dio ed operando miracoli in Suo nome.
San Giuda Taddeo iniziò la sua predicazione in Galilea. Dopo partì per Samaria e verso altre popolazioni giudaiche. Egli prese parte al primo Concilio di Gerusalemme, che avvenne nel 50.
Più tardi evangelizzò la Siria, l’Armenia e la Mesopotamia (attuale Iran), dove guadagnò la compagnia di un altro apostolo, Simone lo “zelota”, che già evangelizzava l’Egitto.
La predicazione e la testimonianza di San Giuda Taddeo si realizzò in modo energico e vigoroso. Egli attrasse e conquistò i pagani di altre religioni, che così si convertirono in gran numero al cristianesimo.


Ritornato in Persia si riunì all’Apostolo San Simone econ lui dovette coraggiosamente combattere contro le eresie di Zaroes e Arfexat, sacerdoti idolatri, che avevano sconvolto la coscienza di quel popolo preparandolo alla rivolta contro la parola e le opere dei due Santi Apostoli. Giunti in Suamyr, grande centro della Persia, i due Apostoli furono ospitati da un loro discepolo chiamato Semme; la mattina seguente al loro arrivo, i sacerdoti idolatri di quella  città, seguiti da  un gran numerodi persone, circondarono la casa di Semme reclamando la consegna dei due Apostoli. 
San Giuda Taddeo e San Simone furono arrestati e portati al tempio del sole. Lì si rifiutarono di rinnegare Gesù Cristo e di prestare culto alla dea Diana.
Fu in quell’occasione che San Giuda disse al popolo: “Affinché veniate a conoscenza che questi idoli che voi adorate sono falsi, da essi usciranno i demoni che li romperanno”. In quello stesso istante due demoni ripugnanti distrussero tutto il tempio e sparirono. Indegnato, il popolo, incitato dai sacerdoti pagani, si scagliò contro gli apostoli furiosamente.
San Giuda Taddeo fu trucidato da sacerdoti pagani in maniera crudele, violenta e disumana.

Si ritiene che il martirio sia avvenuto nell’anno 70 dell’era cristiana; laChiesa celebra la ricorrenza dei due Santi il 28 ottobre, giorno del loro martirio.

Inizialmente i loro corpi vennero custoditi in Babilonia, in un tempio cristiano fatto costruire per ordine del re e in quel luogo subito si verificarono numerosi miracoli per l’intercessione dei due Santi.

Da Babilonia le reliquie vennero successivamente trasportate a Roma e deposte nella Basilica Vaticana di San Pietro ai piedi di un altare dedicato ai due Santi Martiri.

Lettera di S. Giuda

Secondo la tradizione ecclesiastica, San Giuda Taddeo è ritenuto l’autore della lettera canonica che porta il suo nome. Tutto indica che questa lettera fu indirizzata agli ebrei cristiani della Palestina, poco dopo la distruzione della città di Gerusalemme, quando la maggior parte degli Apostoli erano già morti. Il breve scritto di San Giuda Taddeo è un severo avvertimento contro i falsi maestri, ed un invito a mantenere la purezza della fede.
Si capisce che “La lettera di San Giuda” fu scritta da un uomo appassionato e preoccupato con la purezza della fede e con la buona reputazione del popolo cristiano. L’autore afferma di aver voluto scrivere una lettera diversa, ma avendo sentito i punti di vista errati di falsi professori della comunità cristiana, scrisse urgentemente questa lettera per avvertire la Chiesa ad essere cauta nel loro riguardo.

ICONOGRAFIA

Per antica tradizione , la pietà dei fedeli raffigura S. Giuda con in mano una pergamena o un rotolo in ricordo della sua lettera, un bastone o una scure: strumenti del suo martirio, con una fiammella sul capo perricordare la discesa dello Spirito Santo sugli Apostoli riuniti nel Cenacolo, con il ritratto di Gesù Cristo sul petto perché si vuole rimarcare il fatto che l’Apostolo recasse con sé sempre la Sacra immagine del divin Maestro e nell’occasione della visita al re Abgar gli avesse mostrato appunto il ritratto miracolosamente formato.

Nonostante siano ignorate le grandi gesta del Santo, San Giuda Taddeo consola tutti coloro che ricorrono fiduciosi a Lui, anche quando si perde ogni speranza… Egli infatti è soprannominato l’Avvocato delle cause perse.